Progetto InnocentI

CHI SIAMO

Progetto Innocenti è una organizzazione non governativa senza scopo di lucro, dedicata istituzionalmente all’affermazione della giustizia sostanziale e alla correzione degli errori giudiziari.

L’organizzazione si ispira all’esperienza giuridica dei paesi a cultura anglosassone, ove esistono organizzazioni, come Innocence Project, che si battono per la riforma delle sentenze di condanna, che hanno trovato il loro maggiore input operativo in particolare nelle sentenze la cui esecuzione darebbe luogo all’applicazione della pena di morte. Nel caso della previsione della pena capitale l’eventuale errore giudiziario non è più riparabile. L’impossibilità della riparazione non può che farci propendere su una condanna forte della sanzione massima.

L’incisività in negativo di un processo scaturito o costruito sull’errore si apprezza su diversi piani: quello personale, quello sociale, quello politico. L’errore giudiziario fa male alla persona, fa male alla società, fa male allo Stato. La prima – la Persona, quale soggetto condensante in sé le dimensioni naturale e politica – vede, in ragione di condanne ingiuste e, prima, di procedimenti di indagini e dinamiche processuali contrarie allo stato di diritto che spesso le generano, la lesione della propria dignità e dei propri diritti fondamentali, quelli naturalmente caratterizzanti l’individuo e che le costituzioni e le convenzioni internazionali si limitano a “riconoscere”. La correzione dell’errore è il ritorno alla valore della Persona e all’affermazione della sua intrinseca dignità.

La giustizia ingiusta, inoltre, fa male alla società, minando le base del legittimo affidamento dei cittadini alle strutture che hanno il precipuo compito di proteggerli attraverso la garanzia di un ordine fondato sulla legalità e i principi che animano e fanno grande la civiltà occidentale europea, ove sono nate le più grandi tradizioni giuridiche del globo. L’errore giudiziario fa male alle famiglie, quando ne colpisce i pilastri produttivi di reddito, quando comporta l’impegno di cifre consistenti ai fini della dimostrazione dell’innocenza.

Lo Stato, dal canto suo, a tutela della propria credibilità, nel rispetto della propria Carta Fondamentale, non può restare inerte quando la giustizia è denegata e, soprattutto, quando ciò comporta la necessità di un’autocritica e un susseguente intervento sulle fratture e sui vuoti che generano il “mostro” giudiziario, in un contesto moderno dove peraltro le notizie corrono veloci e i processi si dibattono nei salotti televisivi, talora senza alcuna coperta protettiva per chi è solo un imputato. Lo Stato, ancora, non può lasciare spazio a chi, nell’esercizio delle proprie funzioni o prestando lavoro di pubblico servizio, ponga in essere azioni contrarie alla tutela dei diritti costituzionalmente garantiti, primi fra tutti quelli alla difesa e al processo giusto. Occorrono un sistema sanzionatorio adeguato per colpire le “mele marce” del sistema, nonché una giustizia riparativa più veloce.

Nella prospettiva della limitazione delle conseguenze dell’errore, l’attenzione non può non essere rivolta anche alla fase dell’esecuzione della pena irrogata sulla base di un errore. Le condizioni dei detenuti già precarie e preoccupanti, almeno secondo le cifre che da anni si leggono sul sistema delle carceri italiani, non possono lasciare indifferenti ancor più nella consapevolezza che il detenuto è talvolta innocente, talvolta un innocente che subisce un processo ‘illegale’.

L’attività della ong è orientata fondamentalmente alla rivisitazione dei casi giudiziari controversi, in cui vi è stata condanna alla pena della reclusione o dell’ergastolo, per reati gravi che hanno determinato o stanno determinando la carcerazione di persone ingiustamente condannate. Le condizioni della detenzione sono valutate anche ai fini della determinazione quantitativa della lesione dei diritti subita dalle vittime.

L’organizzazione fornisce il supporto legale per la proposizione delle richieste di revisione delle relative sentenze di condanna, nonché il supporto tecnico – scientifico per la ricerca delle prove nuove utili al detto giudizio. Svolge altresì attività di monitoraggio, ricerca e approfondimento sullo stato della giustizia in Italia.

Per il raggiungimento degli scopi istituzionali, oltre che promuovere ogni iniziativa utile alla sensibilizzazione delle coscienze civili sulla violazione dei diritti umani e civili, essa predispone e attiva ogni strumento giudiziario ritenuto idoneo per l’accesso alla giurisdizione della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e di ogni altro organismo internazionale alla cui giurisdizione si è sottoposto lo Stato Italiano.

La ong Progetto Innocenti è del resto figlia dell’esperienza professionale dell’avvocato Baldassare Lauria, uno dei difensori di Giuseppe Gulotta, dichiarato innocente a conclusione di un lungo processo di revisione attivato dopo 36 anni, di cui ben 22 anni di carcere, per una condanna all’ergastolo scaturita sulla scorta di confessioni estorte ai fermati con la tortura. Si innesta, quindi, nei gangli di percorsi di giustizia curati dai professionisti che ne condividono gli scopi e che lavorano insieme affinché siano ristabilite la Verità e la Giustizia.

Chi Siamo

CHI SIAMO

Progetto Innocenti è una organizzazione non governativa senza scopo di lucro, dedicata istituzionalmente all’affermazione della giustizia sostanziale e alla correzione degli errori giudiziari

L’organizzazione si ispira all’esperienza giuridica dei paesi a cultura anglosassone, ove esistono organizzazioni, come Innocence Project, che hanno trovato il loro maggiore input operativo in particolare nelle sentenze la cui esecuzione darebbe luogo all’applicazione della pena di morte.

L’incisività in negativo di un processo scaturito o costruito sull’errore si apprezza su diversi piani: quello personale, quello sociale, quello politico. L’errore giudiziario fa male alla persona, fa male alla società, fa male allo Stato. La prima – la Persona, quale soggetto condensante in sé le dimensioni naturale e politica – vede, in ragione di condanne ingiuste e, prima, di procedimenti di indagini e dinamiche processuali contrarie allo stato di diritto che spesso le generano, la lesione della propria dignità e dei propri diritti fondamentali, quelli naturalmente caratterizzanti l’individuo e che le costituzioni e le convenzioni internazionali si limitano a “riconoscere”. La correzione dell’errore è il ritorno alla valore della Persona e all’affermazione della sua intrinseca dignità.

La giustizia ingiusta, inoltre, fa male alla società, minando le base del legittimo affidamento dei cittadini alle strutture che hanno il precipuo compito di proteggerli attraverso la garanzia di un ordine fondato sulla legalità e i principi che animano e fanno grande la civiltà occidentale europea, ove sono nate le più grandi tradizioni giuridiche del globo. L’errore giudiziario fa male alle famiglie, quando ne colpisce i pilastri produttivi di reddito, quando comporta l’impegno di cifre consistenti ai fini della dimostrazione dell’innocenza.

Lo Stato, dal canto suo, a tutela della propria credibilità, nel rispetto della propria Carta Fondamentale, non può restare inerte quando la giustizia è denegata e, soprattutto, quando ciò comporta la necessità di un’autocritica e un susseguente intervento sulle fratture e sui vuoti che generano il “mostro” giudiziario, in un contesto moderno dove peraltro le notizie corrono veloci e i processi si dibattono nei salotti televisivi, talora senza alcuna coperta protettiva per chi è solo un imputato. Lo Stato, ancora, non può lasciare spazio a chi, nell’esercizio delle proprie funzioni o prestando lavoro di pubblico servizio, ponga in essere azioni contrarie alla tutela dei diritti costituzionalmente garantiti, primi fra tutti quelli alla difesa e al processo giusto. Occorrono un sistema sanzionatorio adeguato per colpire le “mele marce” del sistema, nonché una giustizia riparativa più veloce.

Nella prospettiva della limitazione delle conseguenze dell’errore, l’attenzione non può non essere rivolta anche alla fase dell’esecuzione della pena irrogata sulla base di un errore. Le condizioni dei detenuti già precarie e preoccupanti, almeno secondo le cifre che da anni si leggono sul sistema delle carceri italiani, non possono lasciare indifferenti ancor più nella consapevolezza che il detenuto è talvolta innocente, talvolta un innocente che subisce un processo ‘illegale’.

L’attività della ong è orientata fondamentalmente alla rivisitazione dei casi giudiziari controversi, in cui vi è stata condanna alla pena della reclusione o dell’ergastolo, per reati gravi che hanno determinato o stanno determinando la carcerazione di persone ingiustamente condannate. Le condizioni della detenzione sono valutate anche ai fini della determinazione quantitativa della lesione dei diritti subita dalle vittime.

L’organizzazione fornisce il supporto legale per la proposizione delle richieste di revisione delle relative sentenze di condanna, nonché il supporto tecnico – scientifico per la ricerca delle prove nuove utili al detto giudizio. Svolge altresì attività di monitoraggio, ricerca e approfondimento sullo stato della giustizia in Italia.

Per il raggiungimento degli scopi istituzionali, oltre che promuovere ogni iniziativa utile alla sensibilizzazione delle coscienze civili sulla violazione dei diritti umani e civili, essa predispone e attiva ogni strumento giudiziario ritenuto idoneo per l’accesso alla giurisdizione della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e di ogni altro organismo internazionale alla cui giurisdizione si è sottoposto lo Stato Italiano.

La ong Progetto Innocenti è del resto figlia dell’esperienza professionale dell’avvocato Baldassare Lauria, uno dei difensori di Giuseppe Gulotta, dichiarato innocente a conclusione di un lungo processo di revisione attivato dopo 36 anni, di cui ben 22 anni di carcere, per una condanna all’ergastolo scaturita sulla scorta di confessioni estorte ai fermati con la tortura. Si innesta, quindi, nei gangli di percorsi di giustizia curati dai professionisti che ne condividono gli scopi e che lavorano insieme affinché siano ristabilite la Verità e la Giustizia.

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