In tema di specifica previsione di cui all’articolo 630 c.p.p. , lettera c), quando le nuove prove offerte dal condannato – costituite in particolare da testimonianze – abbiano natura speculare e contraria rispetto a quelle gia’ acquisite e consacrate nel giudicato penale, il giudice della revisione puo’ e deve saggiare mediante comparazione la resistenza di queste ultime rispetto alle prime, giacche’ altrimenti il giudizio di revisione si trasformerebbe indebitamente in un semplice e automatico azzeramento, per effetto delle nuove prove, di quelle a suo tempo poste a base della pronuncia di condanna.
Sentenza 13 settembre 2016, n. 37997 Corte di Cassazione, Sezione 1 penale
SCARICA IL DOC. ALLEGATO : CORACI SENTENZA CASSAZIONE.pdf