Progetto InnocentI

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La Sierra Leone abolisce la pena di morte, la soddisfazione della ong Nessuno Tocchi Caino

  Nell’ex colonia britannica – sconvolta dal 1991 al 2002 da una guerra civile che ha provocato 120mila vittime – vigeva una moratoria della pena di morte dal 1998, anno in cui vi fu l’esecuzione di 24 militari accusati di aver partecipato ad un tentativo di golpe. Ma vi sono ancora 94 condannati a morte. Le loro sentenze ora saranno trasformate in ergastolo. La Sierra Leone è il 23esimo Paese africano che abolisce la pena di morte: lo scorso aprile il Malawi ha dichiarato la pena di morte incostituzionale. Mentre il Ciad l’ha abolita nel 2020. Secondo un rapporto di

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Ambrogio Crespi è libero, Il Tribunale sospende l’esecuzione della pena. Ora la revisione della condanna.

Un primo passo verso la correzione del gravissimo errore giudiziario cui è vittima Ambrogio Crespi, condannato dalla Corte di Appello di Milano alla pena di anni sei di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa. I fatti risalgono al 2010 allorquando secondo la ricostruzione dei giudici di merito Crespi avrebbe apportato un contributo elettorale all’elezione, al Consiglio Regionale della Lombardia, di Domenico Zambetti, ex assessore della giunta lombarda guidata da Formigoni. La condanna divenuta definitiva nel 2021, a seguito del rigetto da parte della Cassazione del relativo ricorso, aveva sollevato un coro di proteste dell’innocenza di Ambrogio Crespi, coinvolto in

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Challenges in the equitable access to COVID-19 vaccines for migrant populations in Europe

La dottoressa Silvia Ussai, membro del comitato scientifico di Progetto Innocenti e della Fondazione Giuseppe Gulotta, ha pubblicato un Viewpoint su Lancet – la più prestigiosa rivista medica al mondo – dal titolo “ Sfide nell’accesso equo ai vaccini COVID-19 per le popolazioni migranti in Europa” (ref. https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S2666776221001241). Si tratta di una tematica di grande interesse che ha attirato l’attenzione non solo delle principali organizzazioni internazionali (UNICEF, UNHCR..) ma, fra l’altro, anche dell’Accademia dei Lincei e del G7 in occasione del Global Health Summit 2021. L’accesso a servizi sanitari risulta spesso difficoltoso per i migranti che arrivano in Europa. A

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Diritti Umani, l’Italia nega l’estradizione di Leonardo Badalamenti al Governo Brasiliano

Il paese di Bolsonaro non ha offerto alcuna garanzia sul rispetto dei diritti umani garantiti dalla convenzioni internazionali È stato scarcerato il figlio del boss di mafia Tano Badalamenti, arrestato lo scorso anno per una condanna per stupefacenti maturata alcuni anni fa all’estero. I giudici della seconda sezione della Corte d’Appello di Palermo, accogliendo l’opposizione  dei legali di Leonardo Badalamenti (61 anni), Avvocati Baldassare Lauria e Nino Ganci, hanno anche respinto la richiesta di estradizione del Brasile. Il timore dei giudici è che nelle carceri brasiliani badalamenti possa essere sottoposto a trattamenti disumani e degradanti. Il detenuto ha già lasciato

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La Corte di Cassazione ammette la revisione della condanna di Rosario Cascio per associazione mafiosa

La condanna di Rosario Cascio, nell’operazione c.d. Scacco Matto, era preclusa da un precedente giudicato di segno opposto. Rosario CASCIO, detto Sarino, dopo un controverso processo caratterizzato da due sentenze di annullamento della Cassazione era stato, in ultimo, condannato per associazione mafiosa nel 2005dalla Corte di Appello di Palermo alla pena di anni sei di reclusione. La sentenza aveva accertato la partecipazione del CASCIO all’associazione mafiosa con la quale, unitamente a RIINA Salvatore, PROVENZANO Bernardo, SIINO Angelo ed altri, aveva posto in essere una attività di controllo degli appalti pubblici e privati in Sicilia. I fatti contestati al CASCIO segnavano, secondo

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La difesa nel processo di prevenzione: esperti a confronto nel convegno di Nessuno Tocchi Caino

Sono intervenuti: Sergio D’Elia (segretario di Nessuno tocchi Caino – Spes contra Spem), Pietro Cavallotti (imprenditore e studente), Francesco Morelli (professore), Antonella Mascia (avvocato), Michele Gelardi (presidente dell’Associazione Stato Minimo), Paola Maggio (professoressa), Baldassarre Lauria (avvocato), Rocco Chinnici (avvocato), Massimo Niceta (imprenditore e direttore dell’Associazione In-Difesa), Teresa Giarratana (avvocato), Simona Amodeo (imprenditrice), Salvino Pantuso (avvocato), Domenico Saraco (imprenditore), Paolo Ingrao (avvocato), Ester Ferdeghini (imprenditrice), Valentina Clemente (avvocato), Francesco Lena (imprenditore), Filippo Vasta (imprenditore), Gaetano Virga (imprenditore), Giuseppe Monaco (imprenditore), Davide Faraone (imprenditore), Elisabetta Majo (architetto), Romina Lupo (avvocato), Elisabetta Zamparutti (tesoriere di Nessuno tocchi Caino – Spes contra Spem), Rita Bernardini

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La Sierra Leone abolisce la pena di morte, la soddisfazione della ong Nessuno Tocchi Caino

  Nell’ex colonia britannica – sconvolta dal 1991 al 2002 da una guerra civile che ha provocato 120mila vittime – vigeva una moratoria della pena di morte dal 1998, anno in cui vi fu l’esecuzione di 24 militari accusati di aver partecipato ad un tentativo di golpe. Ma vi sono ancora 94 condannati a morte. Le loro sentenze ora saranno trasformate in ergastolo. La Sierra Leone è il 23esimo Paese africano che abolisce la pena di morte: lo scorso aprile il Malawi ha dichiarato la pena di morte incostituzionale. Mentre il Ciad l’ha abolita nel 2020. Secondo un rapporto di

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Diritti Umani, l’Italia nega l’estradizione di Leonardo Badalamenti al Governo Brasiliano

Il paese di Bolsonaro non ha offerto alcuna garanzia sul rispetto dei diritti umani garantiti dalla convenzioni internazionali È stato scarcerato il figlio del boss di mafia Tano Badalamenti, arrestato lo scorso anno per una condanna per stupefacenti maturata alcuni anni fa all’estero. I giudici della seconda sezione della Corte d’Appello di Palermo, accogliendo l’opposizione  dei legali di Leonardo Badalamenti (61 anni), Avvocati Baldassare Lauria e Nino Ganci, hanno anche respinto la richiesta di estradizione del Brasile. Il timore dei giudici è che nelle carceri brasiliani badalamenti possa essere sottoposto a trattamenti disumani e degradanti. Il detenuto ha già lasciato

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La condanna di Rosario Cascio, nell’operazione c.d. Scacco Matto, era preclusa da un precedente giudicato di segno opposto. Rosario CASCIO, detto Sarino, dopo un controverso processo caratterizzato da due sentenze di annullamento della Cassazione era stato, in ultimo, condannato per associazione mafiosa nel 2005dalla Corte di Appello di Palermo alla pena di anni sei di reclusione. La sentenza aveva accertato la partecipazione del CASCIO all’associazione mafiosa con la quale, unitamente a RIINA Salvatore, PROVENZANO Bernardo, SIINO Angelo ed altri, aveva posto in essere una attività di controllo degli appalti pubblici e privati in Sicilia. I fatti contestati al CASCIO segnavano, secondo

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Sono intervenuti: Sergio D’Elia (segretario di Nessuno tocchi Caino – Spes contra Spem), Pietro Cavallotti (imprenditore e studente), Francesco Morelli (professore), Antonella Mascia (avvocato), Michele Gelardi (presidente dell’Associazione Stato Minimo), Paola Maggio (professoressa), Baldassarre Lauria (avvocato), Rocco Chinnici (avvocato), Massimo Niceta (imprenditore e direttore dell’Associazione In-Difesa), Teresa Giarratana (avvocato), Simona Amodeo (imprenditrice), Salvino Pantuso (avvocato), Domenico Saraco (imprenditore), Paolo Ingrao (avvocato), Ester Ferdeghini (imprenditrice), Valentina Clemente (avvocato), Francesco Lena (imprenditore), Filippo Vasta (imprenditore), Gaetano Virga (imprenditore), Giuseppe Monaco (imprenditore), Davide Faraone (imprenditore), Elisabetta Majo (architetto), Romina Lupo (avvocato), Elisabetta Zamparutti (tesoriere di Nessuno tocchi Caino – Spes contra Spem), Rita Bernardini

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