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PROVA NUOVA – CONVERSAZIONE TRA PRESENTI REGISTRATA DAL CONDANNATO

Aggiornamento: 21 nov

CORTE DI APPELLO DI TORINO, SEZIONE TERZA PENALE, SENTENZA DEL 09.01.2013, CASO MARIOTTI MARCO.

La conversazione tra il condannato ed l’effettivo responsabile del delitto ( già giudicato e assolto dal medesimo reato ), registrata clandestinamente dal primo, ben può costituire prova nuova ai fini della revisione della sentenza di condanna. Siffatta rilevanza può sostenersi anche quando la conversazione sia indotta dal condannato stesso che nel corso della conversazione pone domande specifiche , mirate e suggestive. Nel caso di specie il medico ritenuto responsabile per la morte di un paziente a seguito di una trasfusione di sangue proveniente da una sacca sbagliata – poi condannato per omicidio colposo – aveva registrato una conversazione con il collega che ammetteva le proprie responsabilità in merito, scagionando indirettamente.

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