RIFORMA SENTENZA ASSOLUZIONE PRIMO GRADO- REVISIONE -CONDIZIONI
- Luca Peruzzi
- 26 set 2018
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 21 nov
CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE, SEZIONE SECONDA PENALE, SENTENZA DEL 15.01.2014-02.04.2014. CASO NAVARRA GASPARE
Non sussiste alcuna violazione dei principi posto dalla Corte EDU, con la sentenza del5.7.2011 nel caso DAN C/MOLDAVIA, quando il giudice di appello, in riforma della pronuncia assolutoria di primo grado, condanni l’imputato non limitandosi ad una valutazione fattuale alternativa delle dichiarazioni esaminate dal primo giudice, ma prendendo in considerazione prove non considerate o erroneamente ritenute inutilizzabili e facendo ricorso alle prove testimoniali solo ai fini di un rafforzato riscontro a dati oggettivi. la pronuncia della Corte di Cassazione è relativa ad una richiesta di revisione della condanna all’ergastolo maturata sul presupposto del mutato giudizio di inattendibilità espresso dai giudici di primo grado avevano assolto l’imputato: la motivazione della cassazione fa riferimento all’esistenza di altri elementi oggettivi che in realtà non solo non indica ma addirittura non esistono in natura. La Corte di Cassazione, secondo l’avv. Baldassare Lauria difensore del condannato, non ha trovato il coraggio di giungere alle statuizioni conseguenziali al condiviso principio di diritto, ormai pacifico.
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