Progetto InnocentI

Napoli, Guerra di Camorra: nuovi pentiti scagionano i tre giovani, in carcere da 18 anni, condannati per l’omicidio di Carmela Attrice

Il presunto mandate Cosimo Di Lauro

Al processo che si sta celebrando innanzi la Corte di assise di Napoli nei confronti di Cosimo DI LAURO (ora deceduto) e Mario BUONO, accusati di essere rispettivamente il mandante e l’esecutore materiale dell’omicidio di Carmine ATTRICE, madre di Francesco Barone che aveva “osato” lasciare il clan camorristico dei Di Lauro per aderire al gruppo dei c.d. scissionisti che faceva capo a Marino Gennaro.

Siamo nel gennaio del 2005 e nel rione Case Celesti di Napoli, una delle piazze più importanti del capoluogo campano per il traffico di cocaina, si consumava l’epilogo della c.d. “guerra di Scampia” tra il potente clan Di Lauro e un gruppo di ambiziosi giovani camorristi che voleva “lavorare” in autonomia. Attrice Carmela era stata diffidata a lasciare la propria abitazione, per la ribellione del di lei figlio al clan, così fu attirata in una trappola mortale. Invitata da un ragazzino a scendere nell’androne dello stabile ove abitava si ritrovò di fronte il suo assassino, a cui  avevano commissionato l’omicidio.

Per quel delitto furono condannati a ventitre anni di reclusione tre giovani, accusati da un minorenne del quartiere che riferiva di averli visti entrare nell’androne di casa della vittima armati, e successivamente di aver saputo da un suo amico che erano stati gli esecutori materiali dell’omicidio, informatore quest’ultimo che al processo di era rifiutato di deporre.

Per i giudici  della corte di assise di Napoli  non v’erano dubbi sulla colpevolezza di Salvatore MONACO, Salvatore TAVASSI e Salvatore STRARACE.

Ora il colpo di scena.

Nell’ambito di altra inchiesta della DDA di Napoli, diversi collaboratori di giustizia hanno raccontato una storia diversa e hanno scagionato i tre giovani condannati e ancora detenuti: ad uccidere Carmela Attrice  furono BUONO Mario, Luigi GIANNINO su mandato di Cosimo DI LAURO.  Nelle more del processo, DI LAURO e GIANNINO sono deceduti, per BUONO MARIO al termine del processo la D.D.A. di Napoli ha chiesto la condanna all’ergastolo, la sentenza sarà pronunciata il prossimo 8 luglio.

Intanto, due dei condannati, MONACO e STARACE, hanno chiesto la revisione della loro condanna, ma la Corte di appello di Roma ha dichiarato, allo stato, la domanda inammissibile. E’ necessario che vi sia la condanna del vero esecutore, questa in sintesi la motivazione di quella sentenza che gli avvocati BALDASSARE LAURIA e MARIA CRISTINA GRILLO, della ong PROGETTO INNOCENTI, hanno già impugnato in cassazione.

“Chiederemo presto alla Procura Generale della Corte di Appello di Napoli di formulare una propria istanza alla Corte di Appello di Roma, competente per la revisione, per la sospensione della pena dei condannati detenuti ininterrottamente da 18 anni. La dovizia dei particolari offerti dai collaboratori di giustizia sulle modalità di esecuzione del delitto e sul mandante rendono urgente la scarcerazione, la libertà degli innocenti è prioritaria sulla burocrazia della giusrtizia.. Al di là dell’esito che avrà il processo in corso nei confronti di BUONO, ora imputato quale esecutore materiale, i nuovi collaboratori di giustizia, già ritenuti attendibili in diverse sentenze, hanno offerto all’unisono una diversa ricostruzione dei fatti scagionando i tre condannati. Siamo di fronte ad un gravissimo errore giudiziario che ha sacrificato la vita di tre giovani del tutto estranei ai fatti” hanno dichiarato i difensori BALDASSARE LAURIA e MARIA CRISTINA GRILLO.

 

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